Dama Di Baci

E' incredibile quanto forte riesca a sentirmi, quando di fronte a me non ho altro che una pagina vuota, bianca, pronta ad essere riempita di parole... di vita.

Nel momento in cui le mie dita iniziano a muoversi sulla tastiera, oppure tengono strette una penna ricca di inchiostro nero, ho l'impressione di poter essere e fare qualsiasi cosa io voglia.

Ho la capacità di far diventare pensieri astratti che prima esistevano solo nella mia mente in qualcosa di reale e che forse riuscirà a fluire nelle menti di altre persone. Questa mattina sono uscita, sono andata a prendere il giornale ed il mio solito caffé nel bar vicino a casa, e vicino all'edicola, una signora anziana era sdraiata per terra, rannicchiata ed infreddolita.

Era una mendicante, ma non parlava, non chiedeva soldi: aspettava.

E non penso stesse aspettando qualcuno, perché le persone non facevano altro che passarle a fianco senza fermarsi o notarla.

Aspettava forse, che quella tortura finisse e che qualcosa o qualcuno mettesse fine alle sue sofferenze.

Io stessa, inizialmente, dopo aver comprato il giornale ed alcuni biscotti che vendeva il tabacchino di fronte, sono salita di corsa in macchina per ripararmi dal freddo.

Ero stretta nel mio cappotto color senape e pensavo all'ora in cui avrei dovuto incontrare la mia amica nel pomeriggio.

Perché curarsi della vita di una singola persona, quando il mondo è pieno di sofferenza e dolore?

Solo ieri, sono morti centinaia di migranti su un gommone; così tante che la mente umana non riesce nemmeno a concepirle.

Che differenza può fare un morto in più ed uno in meno nella grande scala delle cose?

Tutti noi abbiamo problemi che angustiano il nostro quotidiano, ed ormai l'apatia generale verso il prossimo, è un qualcosa che abbiamo abbracciato.

Lasciare qualche euro avanzato ad un estraneo accasciato sul ciglio della strada non cambierà le cose; a parte forse, farci sentire leggermente meno in colpa della nostra vita di eccessi e superficialità.

Non sto scrivendo questa storia affinché qualcuno dica: "brava, hai fatto bene a tornare indietro e far sorridere quella mendicante, regalandole i tuoi baci di dama e qualche spicciolo", ma sto scrivendo questo piccolo frammento della mia giornata, perché penso che valga la pena far diventare una donna, ignorata, calpestata, una persona reale.

Probabilmente, non ho la capacità di piangere o assorbire l'idea della morte di trecentotrenta migranti, ma nel mio piccolo, posso ringraziare una persona che benché non avesse niente, è riuscita a regalarmi tanto.

"Grazie signorina, pregherò per te," mi ha risposto.

Non aveva nulla da darmi di materiale, eppure con una semplice frase è riuscita a contraccambiare un mio piccolo accorgimento.

Poco importa che io sia credente o meno, ma in quel momento in cui ci siamo sorrise, mi sono sentita in dovere di farle un regalo anch'io.