SOS Natale
- martybet
- Mar 25, 2015
- 2 min read
Ogni volta che penso al Natale inizio ad avere la tachicardia.
È bruttissimo, ho paura della Vigilia, di Santo Stefano e dell'ultimo dell'anno.
Ho già 'programmato' con mia mamma che mangerò quasi come loro, ma soltanto il giorno di Natale, mentre gli altri mangerò normalmente rispettando il mio piano alimentare. Però, ho ugualmente paura! E quando riprendiamo il discorso, mia mamma dice che riesce a leggere il terrore nei miei occhi.
Vorrei solo sapere: se io mangio per un giorno come loro, ingrasserò tanto? Scusami, non vorrei sembrare malata.

In quest'ultimo periodo ho ricevuto moltissime email e domande da parte di ragazze/i che purtroppo, invece di essere felici per l'avvicinarsi del Natale, non riescono a godersi appieno queste feste a causa della loro malattia.
Il panico ed il terrore nei confronti di qualcosa che purtroppo non si riesce a controllare, è una sensazione che conosco fin troppo bene.
Fino a qualche mese fa, trascorrere una giornata senza aver pianificato ogni mio singolo pasto era impensabile e solo il pensiero non faceva altro che far scaturire attacchi di panico e rigidità nei confronti qualsiasi cosa che mi circondasse.
I pranzi e le cene di Natale per una persona che soffre di disturbi alimentari possono diventare un vero incubo, e una festa che dovrebbe essere all'insegna della spensieratezza ed un momento di condivisione con i propri famigliari si trasforma in nient'altro che "terrore" e "panico".
Dal momento che fortunatamente tutto questo per me non è altro che un brutto ricordo, mi piacerebbe provare a spiegare quanto questa paura sia sbagliata e soprattutto irrazionale, augurandomi di poter aiutare almeno qualcuna di queste ragazze/i a trascorrere un Natale più sereno.
Al giorno d'oggi è difficile che durante l'anno una famiglia si riunisca per condividere insieme qualcosa; il Natale però, è rimasta una di quelle tradizioni in cui si dovrebbe cercare di mettere da parte tutti i problemi che angustiano la nostra vita quotidiana per trascorrere del tempo insieme alle persone che amiamo.
Mangiare diversamente, preoccuparsi costantemente di ciò che mettiamo sotto i denti, la paura irrazionale di prendere peso, non sono altro che pensieri malati e che non dovrebbero esistere in una giornata del genere.
Nessuno meglio di me sa che tutto questo è causato dalla denutrizione / malnutrizione , ma forse, bisognerebbe chiedersi quanto questa malattia ci porti ad essere egoisti.
Rifiutare un arrosto cucinato dalla nonna,
piangere di fronte ad un panettone e leggere negli occhi dei nostri genitori il terrore e la preoccupazione,
isolarsi in un giorno in cui bisognerebbe festeggiare i propri legami affettivi...
Vale davvero la pena dare retta alle proprie paure, invece di affrontarle?
Invece di scoprire che mangiare insieme ai propri parenti il giorno di Natale non cambierà assolutamente nulla?
Non sarà un pranzo o una serie di pasti a stravolgere il nostro peso forma: è una serie di abitudini alimentari che portano all'aumento del grasso corporeo.
Al termine delle feste, l'eventuale aumento che potremmo constatare sulla bilancia, non sarà altro che ritenzione idrica che poi si riperderà nel giro di poche settimane.
Questo potrebbe inoltre essere un modo per mettersi alla prova ed iniziare il nuovo anno con una diversa consapevolezza: "posso iniziare ad avere il controllo della mia vita."
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